Title : Non dir quattro se non l'hai nel sacco: Commedia in un atto
Author : Giuseppe Giacosa
Release date : May 5, 2010 [eBook #32265]
Language : Italian
Credits
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TEATRO IN PROSA
DI
Giuseppe Giacosa
ACQUAZZONI IN MONTAGNA
Commedia in due atti
Commedia in un atto
STORIA VECCHIA
Commedia in due atti
TORINO
F. CASANOVA,
Libraio-Editore
Via Accademia delle Scienze (piazza Carignano)
1890
Per guarentire la proprietà artistica e la proprietà letteraria , l'Autore e l'Editore hanno depositato copie di questo libro alla R. Prefettura di Torino, e si sono uniformati a tutte le disposizioni della Legge vigente.
Torino — Tipografia Vincenzo Bona .
NON DIR QUATTRO
SE NON L'HAI NEL SACCO
COMMEDIA IN UN ATTO
A MIO NONNO
La scena succede in una villeggiatura della signora Laura.
Laura e Nordi .
Laura è seduta presso un tavolino da lavoro e sta ricamando. È una giornata d'autunno. All'aprirsi della scena le finestre mettono ancora un po' di luce.
( Nordi entra ).
LAURA
Siete voi Nordi? Buonasera.
NORDI
Buonasera, signora Laura. Ci volete lasciare gli occhi? Che cosa fate con questo buio?
LAURA
Ricamo.
NORDI
A memoria?
LAURA
Che volete, sono così sola! Ad accendere i lumi mi s'allungano le serate. Fortuna che ci [112] siete voi ad accorciarmele.
NORDI
I vostri ospiti son tutti partiti?
LAURA
Tutti.
NORDI
E lo dite senza nemmeno un sospiro!
LAURA
Quando ci lascerete voi?
NORDI
Posdomani.
LAURA
Digià?
NORDI
Grazie. Posdomani, proprio.
LAURA
La capitale vi attira.
NORDI
Oh Dio!
LAURA
E perchè allora?
NORDI
Ve l'ho pur detto ch'io sono mezzo padre. Mio nipote non vuol saperne di venir qui; conviene ch'io vada a raggiungerlo dov'è, se no...
LAURA
Se no...? [113]
NORDI
Voi non lo conoscete. È tomo da farmi mille follìe in un giorno.
LAURA
È la sua età.
NORDI
Ed è la mia di cercare d'impedirnelo.
LAURA
Non vi fate più vecchio che non siate.
NORDI
Oh! non c'è pericolo. Ho quasi infilato il periodo in cui si cerca di parer più giovane.
LAURA
Quanti anni avete?
NORDI
Trentanove, e voi?
LAURA
Oh! oh!
NORDI
Reciprocità: non siamo tutti eguali davanti...?
LAURA
Davanti agli anni? No. A trentanove anni sarò una nonna, mentre voi siete in fiore.
NORDI
In frutto almeno. E voi rimarrete qui un pezzo ancora? [114]
LAURA
Fino a dicembre.
NORDI
Così sola?!
LAURA
Perchè mi lasciate?
NORDI
Non parlatemene. Se sapeste come ci s'avvezza presto a star bene! Non le troverò più a Roma, le vostre serate.
LAURA
Venite a trovarle a Torino.
NORDI
Se lo potessi!
LAURA
Eh! non le trovereste neppur là. In città io passo tutte le mie sere in casa d'una amica, la signora Grandi.
NORDI
Un'amica!
LAURA
Oh già! Voi sarete come tutti gli uomini, i quali non credono che fra donne possa esistere amicizia.
NORDI
Non dico... ma... [115]
LAURA
Pensate.
NORDI
Ecco. Le donne amiche sul serio fra di loro sono come le mosche bianche e difatti non ve ne hanno che di canute.
LAURA
Vi prego di credere che non mi tingo.
NORDI
Ed è per questo appunto che mi permetto di mettere in dubbio...
LAURA
La mia amicizia per tale che non conoscete.
NORDI
Parliamo chiaro: se ne facciamo questione di parole non ci sto più. Io, alla parola amicizia, ci dò un significato più alto ed esteso che d'ordinario non si usi. Se la volete adoperare nel senso comune, questa parola, allora non discuto e v'ammetto qualunque amicizia.
LAURA
Secondo voi, di amici veri non possono esservi che uomini.
NORDI
Sì, perchè l'amicizia è femmina.
LAURA
Uh! ( crolla le spalle ). [116]
NORDI
No, no, non fate uh! e non crollate le spalle, chè mi accorgo d'aver detto una cosa così vera e giusta, che non me ne credevo capace.
LAURA
Quanta modestia!
NORDI
La modestia fu quella che rovinò affatto la mia esistenza.
LAURA
Convien dire che sappiate mascherarle bene quelle rovine.
NORDI
Eppure è tale e quale, e mi spiego.
LAURA
E la nostra digressione sull'amicizia?
NORDI
Cicerone ne ha scritto un trattato, dove ne disse tutto il dicibile; lo avete letto?
LAURA
No.
NORDI
Neppur io. Lo leggeremo insieme, se vi piace.
LAURA
L'autunno venturo... dacchè partite... [117]
NORDI
Ah! è vero!
LAURA
Fatemi intanto da Cicerone intorno ai vostri ruderi.
NORDI
Subito. Quando entrai nella vita...
LAURA
Vi hanno messo a balia...
NORDI
No, m'allattò mia madre; ma vi prevengo che se mi interrompete, io perdo il filo.
LAURA
Allora aspettate un momento che si portino i lumi, chè così nessuno poi vi disturberà più. — Tirate quel cordoncino.
NORDI
Questo? ( suona ).
LAURA
Grazie. E poi attizzate un po' il fuoco e... disponete le poltrone... ( Nordi eseguisce ). Così.
SERVO
La signora comanda?
LAURA
I lumi. ( Servo via ). [118]
NORDI
Venite a seder lì... ( Laura eseguisce ). Che tempaccio umido. C'è fuori una nebbia così fitta, che la si potrebbe tagliare col coltello. Io non so proprio concepire come una signora bella, giovane e di spirito come voi rimanga per tanto tempo sola, in campagna.
( Il servo porta i lumi ).
LAURA
Una signora bella, giovane e di spirito come son io ama sentirselo dire da un uomo di spirito come voi. — Dunque la vostra storia?
NORDI
Eccola. E, prima di tutto, non avete mai pensato voi che ai tempi nostri si comincia a vivere troppo presto? Cominciando a professare quando non s'è anche fatta un po' di pratica, si ottiene di vivere del capitale invece che dei redditi, e si sfrutta il futuro, che potrebbe poi essere bello e soddisfacente, in pro dell'oggi, che non riesce fuorchè febbrile.
LAURA
E voi avete fatto così?
NORDI
Ho sciupato in erba quelle emozioni che la mia inesperienza non sapeva rendere gradevoli, e quando giunsi all'età in cui avrei potuto forse [119] far meglio, mi trovai stanco, scorato e senza voglia.
LAURA
Finora la modestia non ci pare.
NORDI
Abbiate pazienza, ho premesse alcune osservazioni generali a mo' di prefazione.
LAURA
Io non le leggo mai.
NORDI
Sarà questa la prima. Vi parlerò naturalmente di quel che forma il perno intorno a cui si aggira la vita di un giovinotto che non debba pensare a guadagnarsela: la ricerca della donna.
LAURA
Naturalmente.
NORDI
Ebbene, ecco dove la modestia mi fu d'inciampo. Io non potevo credere, io novizio e timoroso, in mezzo a tanti pieni di fatuità e d'insolenza, i quali per me rappresentavano i tipi della perfezione, io non potevo pensare nemmeno che una donna volesse occuparsi pure un minuto di me, così ingenuo e poco loquace.
LAURA
Comincian tutti a quel modo. [120]
NORDI
Io ebbi la mala sorte di continuare. Proprio. Mi ce ne volle del tempo per farmi certo che non ero da meno del gran numero. E quando giunsi ad aver questa convinzione... era troppo tardi.
LAURA
Come sarebbe a dire?
NORDI
Ah! vedete, signora Laura. Il corteggiare, lo scivolare sopra certi principii e certi doveri, il vestir d'oro il ferraccio, lo stringere la mano al marito e la vita alla moglie, il cercare di convincermi a forza di paradossi e di sofismi, sono cose all'infuori della mia natura. Senza essere un Catone, non vado d'accordo con Alessandro Dumas figlio.
LAURA
Alla buon'ora!
NORDI
Che gli uomini ammogliati predichino questa morale, ciò non fa effetto di sorta, perchè li scotta troppo l'argomento. Bisogna dunque che siamo noi scapoli a predicarla, e se non fosse altro, vorrei farlo per vezzo. Ho oramai piene le orecchie di questa facile indulgenza gridata su tutti i tuoni, e mi par ora di cambiare il [121] numero della suonata e la chiave dello strumento. Certe teorie nate stantìe, finchè sono giovani reggono in grazia di un po' di fuoco che le galvanizza; ma quando alle grinze ed alla povertà della natura si sovrappongono le grinze del tempo che le ha frustate, mi cascano proprio davvero. Insomma, se queste teorie sono nuove, io grido che la novità è nata morta, e faccio evviva al vecchiume.
LAURA
Com'è cosa rara che un uomo parli come voi, all'età vostra e nella vostra posizione! E le cose rare sono preziose.
NORDI
Sventuratamente è cosa più rara ancora che una donna...
LAURA
Non epiteti, per carità.
NORDI
Che una donna... come voi applaudisca sul serio a simili ragionari. La maggior parte griderebbe allo scandalo a sentire il contrario... ma... è così bello poter gridare allo scandalo! Ed è per questo che quando ebbi coscienza di me, mi accorsi che era troppo tardi.
LAURA
Non capisco. [122]
NORDI
La cosa è semplicissima. Io ho la debolezza di voler fare quello che penso, e per lo meno, di volermi astenere da quanto cerco di mostrar falso. Perciò, chiusa la via agli amori di contrabbando, e non volendo rinunziare del tutto all'amore, non mi rimaneva che una porta sola per entrare nel tempio: quella del matrimonio.
LAURA
Ebbene?
NORDI
Ebbene, finchè il matrimonio m'apparve vestito, di tutti i più lusinghieri colori, di tutte le più morbide delicatezze, io dubitai di me stesso e non cessai di far dubbio su di me che per dubitare degli altri.
LAURA
Di tutti gli altri?
NORDI
È un dubbio collettivo, che riguarda tutta la specie, e nessun individuo; ma non è meno dubbio perciò. Che ci volete fare, temo che cadrei in disaccordo con mia moglie su troppe cose; e poi nella mia parte di osservatore ne vidi tante delle vicende, che ho preso paura.
LAURA
Ciò dipende dalla lente del vostro occhialino. [123]
NORDI
Sarà benissimo, ma ormai la vista ci s'è avvezza a quella lente. Io sono come colui che avesse assistito a tanti scontri di convogli sulle strade ferrate, da non osar più metter piede in un vagone.
LAURA
Sarebbe un errore di calcolo. Di simili sventure ne accadono in media, supponiamo, cinque volte su cento. Ora, chi ne abbia passate quattro, ha novantacinque gradi di probabilità contro uno che non gli capiti la quinta.
NORDI
Un grado contro mille è più che sufficiente per mettere paura; e riflettete che non si sa mai quando s'abbia da cominciare a contare, perchè le quattro passate potrebbero benissimo appartenere ad un centinaio passato anche lui.
LAURA
E per simili paure avete rinunziato al matrimonio?
NORDI
Assolutamente.
LAURA
A che servono allora le vostre buone teorie?
NORDI
A teorizzare e ad ogni modo a sminuire il pericolo pei nostri figli. [124]
LAURA
Pei vostri figli! Uno scapolo!
NORDI
Voglio dire pei vostri... Uhm... per la generazione ventura.
LAURA
Assolutamente avete detto?
NORDI
E lo ripeto.
LAURA
E quando sarete vecchio?...
NORDI
La solita antifona. Dovrei prender moglie per egoismo?
LAURA
Un pochino... è permesso. D'altronde, quella che potrebb'essere vostra moglie, non diventandolo, invecchierà zitella, e quindi... il vostro può essere un egoismo in due.
NORDI
Mancano mariti possibili al mondo!
LAURA
Più che ragazze — e se tutti dicessero come voi! Fortuna che sono propositi codesti...
NORDI
Pensatela come volete. [125]
LAURA
La... Quanto tempo v'ho da concedere per la conversione?
NORDI
E voi?
LAURA
Io?!
NORDI
Sì voi, perchè non predicate coll'esempio?
LAURA
Non mi son forse maritata io?
NORDI
Ma perchè non vi rimaritate?
LAURA
Grazie... no.
NORDI
Ah!
LAURA
C'è una differenza.
NORDI
In mio favore! Voi che lo sperimentaste il matrimonio... non ci tornate più.
LAURA
La colpa è degli uomini!
NORDI
Oh! io non vado tanto in là, e non cerco chi abbia colpa... Constato il fatto. [126]
LAURA
Sapete che i miei ospiti sono partiti mezzo in collera con me?
NORDI
Perchè?
LAURA
Perchè appunto mi volevano dar marito.
NORDI
Chi?
LAURA
Si denunzia il peccato e non il peccatore.
NORDI
E voi avete ricusato?
LAURA
Su due piedi.
NORDI
E lo conoscevate il... peccatore?
LAURA
Da dieci anni.
NORDI
Non vorrei essere in lui.
LAURA
Oh! lui od un altro sarebbe stato lo stesso; è la cosa che ricuso.
NORDI
E non la persona?
LAURA
Insolente. [127]
NORDI
Ebbene, guardate che differenza di opinioni. Io, tanto irremovibile nel proposito di rimaner scapolo, non capisco perchè voi vogliate restar vedova.
LAURA
Così... Se ve ne avessi da dire il perchè non saprei.
NORDI
Ah! lo fate da dilettante.
LAURA
Ho cominciato a ripetermi che non mi sarei rimaritata, mi sono avvezza a questa idea, ed ora il vedovato è in me una seconda natura.
NORDI
Sì, ma la prima sarebbe lo stato coniugale. Dacchè mi avete ammesso nella vostra preziosa intimità, e dacchè mi se ne porge l'occasione, permettetemi che vi dica che ho pensato più volte alla vostra posizione e che mi son sempre più convinto che non la potete durar così.
LAURA
Grazie.
NORDI
Per noi uomini, la solitudine, la vera solitudine non esiste. Padroni di noi, accetti dappertutto anche malgrado le nostre pecche e sovente in grazia a quelle, allorchè la società [128] e le distrazioni hanno smarrito il nostro indirizzo, a noi ci sovviene del loro e le cerchiamo dove sono. Un vecchio scapolo, purchè non sia un orso, è qualche cosa di piacevole, di malizioso e di elegante che vi ricorda i marchesi del tempo di Molière. Ma una donna! Gli uomini sono grossolani, voi lo sapete, vi stanno d'attorno finchè ci trovano il tornaconto e poi... Io naturalmente, se avrò vita, vi chiederò sempre in autunno un posticino su queste poltrone, ma e l'inverno, il lungo inverno, senza contare che ci sono due altre stagioni... credo.
LAURA
Vi lascio finire; notate che vi lascio finire.
NORDI
E noto che me ne fate invito. Ho presto detto. Invece io vi vedo di qui, madre di un ragazzo e di una ragazza...
LAURA
E perchè non di due maschi?
NORDI
Come volete, non ci tengo al sesso; ed osservo che mi avete interrotto. Un altro difetto del nostro secolo, è quello di trascurare troppo la poesia intima di certe scene fiamminghe. Che non se ne vogliano riconoscere altre, no, e peggio se questa sentisse d'incenso, o di unzione; [129] ma, alla buona, senza volerne trar la morale, osservandola come un fatto, mi par bella, serena e soave... Ebbene, di una di queste scene fiamminghe io vedo in voi il personaggio più luminoso... Voi... e non adopro epiteti volgari, siete una donna di cuore, e seria, non leggete troppi romanzi, e non sillogizzate sulla misera condizione del vostro sesso; voi sareste insomma... scusate, una buona madre di famiglia... Perchè non fare di diventarlo? Io ci metto un po' di egoismo sapete in questi consigli! E penso che quando fossi vecchio, verrei qui a scaldarmi al fuoco della vostra intimità, a conversare con vostro marito che sarebbe un uomo... ammodo, a farmi importunare dai vostri... figliuoli, poichè li volete tali... dai vostri figliuoli di cui incoraggerei le scappate, ed a cui insegnerei i paroloni grossi, che stan così bene a disagio in quelle piccole bocche di rosa. — Che ve ne pare?
LAURA
Voi parlate come un libro stampato... Soltanto... che bisogno avete di insegnarli ai figliuoli degli altri i paroloni... Tutto questo idillio... Si dice idillio?
NORDI
Sissignora.
LAURA
Tutto questo idillio, che voi dipingete così bene, perchè non usufruttarlo per conto vostro? [130]
NORDI
Ma ve l'ho già detto... il pericolo che l'idillio abbia a farsi omelia. D'altronde, una famiglia, io ce l'ho; un figliuolo; ho mio nipote. Un figliuolo sui venticinque anni. Posdomani io parto per Roma e lo troverò là ad aspettarmi, giovane, bello, elegante, protetto dalla mia esperienza, e troverò la mia stanza ben in assetto, e saremo sempre in due a tavola, e benchè io non abbia che qualche pelo grigio, pagherò i suoi debitucci come se fossi uno zio canuto. Ah! voi non lo conoscete mio nipote. È laureato da ingegnere e professa... consigliando alle signore il modo di adornare il proprio salotto. Non è ricco, ma io lo sono; ha un cuore grosso come la cupola di San Pietro e pieno di buoni propositi. Tutti gli anni mi promette di darsi sul serio al lavoro e va ad iscriversi nello studio di qualche celebrità, dove il principale che lo incontra sovente nel mondo gli usa mille cortesie e gli dà a leggere i giornali. Una cosa sola mi pesa a rimanere scapolo, ed è il pensiero che risalendo in linea retta nella mia famiglia, non trovo nessuno de' miei padri che me ne abbia dato l'esempio.
LAURA
Tutti i vostri argomenti reggono per me pure. Se voi foste capace di credere all'amicizia fra donne... [131]
NORDI
Sì, quella signora con cui passate le sere a Torino...
LAURA
Quella... siamo cresciute insieme, ci vogliam bene come due sorelle, suo marito è un brav'uomo, i suoi ragazzi mi chiamano zia. La sera Grandi mi viene a pigliare e mi riconduce; in casa sua convengono due o tre uomini di garbo, i quali non giuocano e non ci fanno la corte, si parla sul serio come facciamo voi ed io... e poi... venite a provare e ve ne farete persuaso.
NORDI
Lo sono digià. E la conclusione di tutto questo discorso qual'è?
LAURA
Che voi non volete prender moglie.
NORDI
Nè voi marito... Si può esser più d'accordo?
LAURA
Mi permettete ora di continuare il mio ricamo?
NORDI
Fate. Io metto una legna.
LAURA
Qui c'è il giornale. [132]
NORDI
Grazie ( lo piglia e si mette a leggere; e lei a ricamare ). Lo leggete mai il giornale voi?
LAURA
Perchè?
NORDI
Perchè c'è ancora su la fascia suggellata.
LAURA
No, non lo leggo mai.
NORDI
E perchè vi ci abbuonate?
LAURA
A voi non arrivano che gazzette di Roma, ed io vi voglio al corrente delle novelle di Torino, perchè me le possiate dire.
NORDI
Cerco allora... Ecco qui: Consiglio Comunale .
LAURA
Voi partite posdomani irrevocabilmente?
NORDI
Irrevocabilmente.
LAURA
Il mattino?
NORDI
Senza dubbio. [133]
LAURA
E non verrete quest'inverno a fare una scappata a Torino?
NORDI
Eh! difficile.
LAURA
Se vi lusingate ch'io m'aggiunga al novero di quelli che compiangono il deserto che è diventato Torino, la sbagliate lunga...
NORDI
Oh! non ci appartengo neppur io a quel novero... finchè a Torino ci sarete voi.
LAURA
Un complimento! È il primo di stasera.
NORDI
Ma non sarà l'ultimo.
LAURA
Si vede che il mio giornale vi desta molto interesse.
NORDI
Per carità, togliete quel pronome possessivo. Il vostro giornale! Che orrore... Se non vi conoscessi, vi piglierei per una Permanente .
LAURA
Dunque c'è nulla che possa farmi attenta? [134]
NORDI
Uh!! Ci sono i fatti varii... Esempio di longevità .
LAURA
C'è altro?
NORDI
Le miniere di carbon fossile nel Kentuki ... È un giornale istruttivo il vostro!
LAURA
Teatri... non c'è cronaca?
NORDI
Non ci so cercare in questa gazzetta.
LAURA
Già... non è il Fanfulla !
NORDI
No?... Non me n'era accorto. Aspettate: Esempio da imitarsi ... Vediamo quest'esempio.
LAURA
Ed imitiamolo.
NORDI ( leggendo )
«La nostra città perde uno de' suoi più egregi, colti e laboriosi cittadini.»
LAURA
Esempio da imitarsi.
NORDI
Aspettate ( legge ): «Ma noi non possiamo dolercene, [135] pensando al valoroso acquisto che ne farà il Parlamento...» Eccolo l'esempio..... Esempio di magnanimità, ed io voglio imitarlo, e non me ne dolgo neppur io... Continuo?
LAURA
Come volete, tanto non ci sto attenta.
NORDI ( legge e poi sospende )
Oh! Oh! Come si chiama il marito della vostra amica?
LAURA
Ebbene... Grandi.
NORDI
E poi?
LAURA
Achille.
NORDI
Dottore?
LAURA
Ma perchè? Sì, dottore.
NORDI
Me ne duole...
LAURA
Insomma che cos'è?
NORDI
Vedete... L'esempio non è la città, non il giornale, e non siamo noi a darlo... è lui, il dottore Achille. [136]
LAURA
Favorite...
NORDI ( leggendo )
«Il dottore Achille Grandi, appena conobbe il risultato della votazione di domenica che lo eleggeva a deputato...»
LAURA
Deputato!
NORDI
«Annunziò ai propri amici che egli, malgrado la numerosa clientela che possedeva a Torino, si sarebbe, fin dal prossimo dicembre, stabilito alla capitale... insieme colla propria famiglia.»
LAURA
Non è vero.
NORDI ( dandole il giornale )
C'è scritto.
( Laura legge e rimane pensierosa ed afflitta ).
NORDI
Però, ci potrebb'essere errore... Io, per esempio, non ho veduto... alcun giornale finora... ne devo aver due con me... cerchiamo. ( Trae di saccoccia alcuni giornali e lettere, fra le quali una suggellata )
( Laura lo guarda con ansietà ).
NORDI
Che vuol dir ciò? [137]
LAURA
Una lettera suggellata.
NORDI
Ah! è di mio nipote... Me l'ha consegnata il fattorino mentre entravo da voi... Qualche appello alla borsa.
LAURA
Leggetela e... datemi quei fogli...
NORDI
Permettete? ( Le consegna i giornali ).
( Laura si mette a leggerli uno dopo l'altro ).
NORDI ( dopo letto un po' )
Ah! l'imbecille!
LAURA
Che cos'è stato?
NORDI
Scusate... ( Legge con più avidità, si fa triste in faccia, e poi s'asciuga una lacrima ).
LAURA
Vostro nipote è malato?
NORDI
Lo fosse... l'imbecille... è partito.
LAURA
Partito!
NORDI
Per l'America... già... Il rimorso del far nulla lo ha preso... Gli hanno offerto, che so [138] io, degli intraprenditori...di costruzion... Insomma... leggete... ( Le dà la lettera e siede angosciato su di una poltrona ).
LAURA (
dopo letto, s'avvicina
a Nordi, gli
rende la lettera e gli porge la mano
)
Coraggio, Nordi.
NORDI
Avete trovato?
LAURA
Che?
NORDI
La conferma dell'elezione?
LAURA
Mi par bene...
NORDI
Ah! ( Sorride con un sorriso pieno di lagrime ).
( Laura apre il pianoforte e si mette a cercarvi qualche motivo ).
NORDI
Com'è sonora la vostra sala... Un momento fa, quando leggevo, ci sentivo mille echi: la si direbbe disabitata... c'è umido e freddo... Aggiusto il fuoco... ( Siede daccanto al fuoco e sta colle molle sospese in mano a guardare i tizzoni ).
LAURA
E nemmanco me n'hanno scritto! L'amicizia. Ah! il marito è deputato! Già gli uomini sono tutti ambiziosi... ( volgendosi verso Nordi ) tutti... [139]
NORDI ( discorrendo fra sè )
No, non bastano più...
LAURA
Come, non bastano più?...
NORDI
C'erano gli zii d'America... Adesso non bastano più... ci vogliono i nipoti.
LAURA
Almeno vostro nipote ve ne ha dato notizia.
NORDI
Bella cosa... a suo zio... quasi padre! Ma dopo me l'ha data...
LAURA
E poi in ogni caso, il movente che lo indusse a partire è buono e lodevole!
NORDI
Ci dev'essere qualche donna di mezzo...
LAURA
Oh! naturale!
NORDI
Naturale sicuro... Non si passa l'Oceano... per... rimorso di far nulla.
LAURA
Qualche americana. [140]
NORDI
No, no, qualche europea che l'avrà lusingato per un po'... e poi... crac...
LAURA
Uno scontro di strade ferrate.
NORDI
Ho fatto bene a non ammogliarmi.
LAURA
Ed io...
NORDI
Oh! voi! Gli uomini... almeno sono più...
LAURA
Stiamo a vedere che è una donna vostro nipote!
NORDI
Mio nipote, in fin dei conti, era padrone di sè, e sapeva che io non abbisognavo punto di lui... Non importa, era la mia giovinezza!
LAURA
Corretegli dietro.
NORDI
Oh! tornerà... Mi rincresce delle vostre serate. Non avevo ragione quando dicevo che le amiche...?
LAURA
Gli amici... saranno diversi... [141]
NORDI
Sì... ne sono una prova...
LAURA
Voi?
NORDI
Io mi professo vostro amico vero e sicuro.
LAURA
Grazie di questa buona parola. ( Nordi s'alza ). Volete andarvene digià?
NORDI
È l'ora della vostra cena, a momenti; e poi abbiam bisogno tutti e due di star soli.
LAURA
Per avvezzarci.
NORDI ( si vede nello specchio che sta sul camino ).
Oh! signora Laura.
LAURA
Che?
NORDI
Una ciocca di capelli bianchi.
LAURA
Dove?
NORDI
Qui sulle tempia... la vedete?
LAURA
È vero. [142]
NORDI
Ed è triste, sapete!... Non avrei mai creduto di dover lamentar gli anni così presto... Mi sento proprio vecchio...
LAURA
Dovreste rimandar la vostra partenza, dacchè non c'è più vostro nipote.
NORDI
Poh!
LAURA
Per farmi piacere.
NORDI
No, è meglio che vada.
LAURA
Per distrarvi?
NORDI
E... anche...
LAURA
Grazie... non è il secondo complimento questo...
NORDI
Perdonatemi, non so dove m'abbia la testa... buona sera.
LAURA
Tornerete a salutarmi almeno? [143]
NORDI
Oh! domani senza fallo.
LAURA
Buonasera... ( Nordi via ).
Laura e Servo .
( Laura siede daccanto al fuoco, poi s'alza e si dispone a scrivere, poi smette e suona un campanello. Pausa ).
SERVO
La signora ha suonato?
LAURA
E la cena?
SERVO
La signora ha dato ordine che si anticipasse?
LAURA
No... Ma neppure ho ordinato un ritardo... e voglion esser le dieci e mezzo.
SERVO
Il pendolo della signora non segna che le otto.
LAURA ( guarda all'orologio ).
È vero. Che serate eterne... andate. [144]
SERVO
Debbo sollecitare in cucina?
LAURA
Sì..... no... fate come volete. ( Servo via — Laura torna a sedere accanto al fuoco ). Berta e Laurina avrebbero dovuto scrivermi almeno... povere bambine! Come piangerà la Laura, a non veder più la sua madrina! Oh! che...! vita nuova... paesi nuovi... ed io... Farò fuoco delle mie legna... Le otto soltanto! ( Prende un giornale ). Prima rappresentazione della Famiglia ..... commedia..... ( smette ). La famiglia!
Quanto tarderò a scoprirne in me pure dei capelli bianchi?! Povero Nordi... Con questo tempaccio e con questa melma, mezz'ora di sentiero fra i prati..... Se ci avessi pensato..... l'avrei fatto ricondurre in carrozza... Smemorata! Ma e perchè, anche lui, andarsene così presto e di sbalzo?... buonasera e via... senza nemmanco toccarmi la mano..... Poveretto! ( Va al tavolino e si mette a ricamare ).
Nordi e detta.
( Nordi entra senza che Laura lo veda; giunto a metà della stanza tossisce ).
LAURA
Siete voi Giovanni? [145]
NORDI
Son io.
LAURA
Nordi? Come va... avete dimenticato qualche cosa?
NORDI
Appunto... Ho dimenticato di chiedervi la mano...
LAURA
Ebbene, ci ho pensato... eccola ( gli dà la mano ).
NORDI
Per quanto tempo?
LAURA
Oh! per poco... ne ho bisogno pel mio ricamo.
NORDI
Me la ritornerete?
LAURA
Sempre che vogliate... Non siete voi mio amico?
NORDI
Sì davvero... solo... vorrei... che me la ritornaste... in presenza... di una terza persona.
LAURA
Di una terza persona?
NORDI
Sì... del sindaco, per esempio, e... per lasciarmela... sempre... [146]
LAURA ( guardandolo )
Una domanda di matrimonio?
NORDI
Formale.
LAURA
Colle vostre teorie? E gli scontri dei convogli?
NORDI
Faremo di non viaggiare.
LAURA
Che uomo strano!
NORDI
Ebbene?
LAURA
Veramente, le idee che ho manifestate...
NORDI
Sono idee... e nulla più.
SERVO
La signora è servita...
LAURA
Rimanete a cena con me... Ne parleremo.
Colleretto Parella, 1872.
FINE DELLA COMMEDIA.